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Poliestere e Viscosa. Conosciamoli meglio.


14/07/2015

Ottima qualità, grande resistenza e quantità infinita di colori. Sono queste solo alcune delle caratteristiche che contraddistinguono due filati moderni come il poliestere e la viscosa.

Difficile scegliere di utilizzare o l’uno o l’altro: entrambi sono degli ottimi prodotti con connotati differenti, idonei a soddisfare necessità diverse. 

La viscosa, o seta artificiale, appartiene alla categoria delle fibre artificiali cellulosiche, che si ottiene trattando la cellulosa naturale di piante ad alto fusto.
Il poliestere appartiene alla categoria delle fibre sintetiche organiche e si ottiene da macromolecole di polietilentereftalato (PET) quindi da materiale plastico.

La viscosa si presenta al tatto più morbida e vellutata, lucente e ad effetto naturale. Permette ricami precisi anche nei dettagli mentre il poliestere è più ruvido, elastico e non si stropiccia facilmente.
La prima garantisce una velocità di scorrevolezza in macchina e rotture di filo praticamente escluse mentre la seconda assicura una elevata resistenza e una qualità in netto miglioramento negli ultimi anni.
Entrambi i filati non richiedono cure particolari essendo meno delicati di lana, seta, cotone e lino. 

Nella scelta del prodotto occorre valutare il contesto in cui i tendaggi devono essere inseriti e la funzionalità richiesta: non è possibile optare per l’uno o per l’altro in quanto i due materiali non sono sostituti perfetti. È tuttavia possibile combinare entrambi per realizzare un prodotto finito che sfrutti i punti di forza dei due filati.

(Nella foto: a sinistra Tessuto Cucciolaio della Collezione Colette 100% PL e a destra Tessuto Derain della Collezione Dance 88% VI e 12% PL)